La diagnostica ecografica permette di studiare quasi tutti i componenti del nostro organismo, non trovando unicamente indicazione per lo studio dell’osso e dei visceri cavi.
Ricordo come a differenza di altre metodiche l’ecografia sia totalmente avulsa dal rischio di esposizione a radiazioni ionizzanti o a mezzi di contrasto radiologici, derivando unicamente da un processo di compressione e rarefazione di onde acustiche generate dalla sonda ecografica che impattano il nostro organismo e poi vengono rielaborate nel momento della loro riflessione da potenti software che infine ci restituiscono un immagine bi-tridimensionale dei nostri organi e apparati, in una colorazione in scala di grigi.
Altro enorme vantaggio dell’ecografia e’ che ci permette di avere un immagine in real-time del nostro organismo (molto affascinante e’ lo studio delle peristalsi intestinali) e con movimenti attivi o passivi permette di valutare anche la dinamicita’ di organi e segmenti muscolo-scheletrici.
Adesso faro’ un breve excursus su gli organi e apparati che possono essere visualizzati in ecografia, iniziando dagli organi addominali. Lo studio dell’addome viene eseguito con l’ausilio della sonda Convex a bassa frequenza. Solo nei soggetti particolarmente magri e ben preparati si puo’ tentare un approccio con la sonda Lineare ad alta frequenza, che aumenta notevolmente la precisione diagnostica.
Ricordo che la loggia surrenalica sinistra. la regione profonda della coda pancreatica e il tratto intermedio dell’uretere rimangono delle regioni di difficile accesso ecografico, anche in presenza di una buona preparazione intestinale del paziente. Altra difficolta’ esplorativa e’ costituita dal seno fibroadiposo, dove a causa del barrage dei lobuli adiposi involutivi si perde la definizione dei piani mammari profondi.